Memories of Matsuko - 嫌われ松子の一生

Regia - Tetsuya Nakashima (2006)

Fotografia - Masakazu Ato

“Va bene. Colpisci o uccidimi. E’meglio che stare sola”

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ALIENAZIONE SOCIALE - Quando Matsuko (Miki Nakatani) muore assassinata all'età di 53 anni, suo nipote Shou viene incaricato di svuotare l'appartamento della zia. Shou trova il luogo pieno di spazzatura. Mentre inizia fare ordine tra i rifiuti svela progressivamente molti dettagli del misterioso passato della zia, scoprendo che Matsuko non era solo l’emarginata dimenticata degli ultimi anni, ma una persona che ha condotto una vita molto interessante e bizzarra.

La storia è raccontata attraverso vari flashback sul passato di Matsuko. Ogni decennio ha le sue caratteristiche e ci mostra le diverse sfide che Matsuko ha dovuto affrontare e superare.

L’ABBANDONO - Vediamo così una giovane e vivace Matsuko, che cerca costantemente le attenzioni del padre, il quale si dedica quasi esclusivamente alla sua adorata sorella, cronicamente malata. All'età di 21 anni Matsuko diventa una rispettabile insegnante ma quando viene licenziata per aver cercato di proteggere uno studente il suo mondo inizia a crollare.

IL BISOGNO D’AMORE - Da quel momento in poi, Matsuko conduce una vita turbolenta, affrontando tutte le batoste che la vita le riserva: l'esclusione dalla famiglia, gelosie, prostituzione e crimini. In tutto ciò, continua a desiderare quell'amore perfetto che risolverebbe ogni cosa, ma finisce sempre con gli uomini sbagliati, subendo maltrattamenti, violenze e abbandoni. Nonostante tutto, Matsuko è felice con gli uomini che riesce ad avere, perché non c'è nulla che teme di più della solitudine. Tollera tutti i suoi uomini con con una stoica dedizione un po’ ardua da digerire. Dopotutto, Matsuko è la classica donna giapponese che desidera vedere tutti soddisfatti e felici. Ed è proprio questo che rende così facile simpatizzare con lei e soffrire per questa straordinaria persona.

MANGA E POP CULTURE - Dal punto di vista estetico, questo film è un viaggio assoluto. "Memories of Matsuko" è un vero paradiso per chi ama i colori vivaci, i contrasti accesi e l'esposizione marcata. I set ricchi e dettagliati, l'agile lavoro della macchina da presa e l'occhio meticoloso di Nakashima per le composizioni forti fanno di questo un film dalla firma stilistica estremamente potente.

Nakashima ci delizia con una stupefacente combinazione di immagini che catturano i mondi caleidoscopici del manga giapponese e della pop-art. È un regista interessante, capace di nascondere completamente il dramma distruttivo della protagonista grazie a una forte estetica.

MUSICAL - Nonostante il dramma abbondi, gli attori sono immersi in un musical dai colori vivaci. La storia della vita di Matsuko viene rappresentata in una serie di stravaganti performance musicali, che rendono anche gli episodi più cupi della sua vita in modo unico e piacevole.

Tutte le diverse inserzioni musicali si rivelano dei piccoli capolavori. Si passa da un video musicale dai colori sgargianti che ci parla del passato di Matsuko come prostituta, a una simpatica scena degli anni '60 dal titolo "Happy Wednesday", a un video R&B in stile MTV girato in prigione, che si distingue per una grande coreografia e colori più scuri e sobri.

Il film è un grande crossover tra musical, drama e commedia. A proposito, è proprio Miki Nakatani, ex pop star, ad ipnotizzarci con la sua splendida voce in diversi brani.

LA RICERCA DI UNO SCOPO - 127 minuti di vertiginosi alti e nauseanti bassi per farci capire che siamo esseri insicuri e bisognosi dei nostri amanti e delle nostre famiglie più di quanto vorremmo ammettere. "Memories of Matsuko" è un racconto d'amore, desiderio, dolore e della continua ricerca di uno scopo. È triste, piangerai, ma lo amerai.

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